Luca Coscioni
Purtroppo questa giornata si chiude con la morte di Luca Coscioni, militante radicale, presidente di quella associazione che portava il suo nome (http://www.lucacoscioni.it) e che si batte per la libertà di Scienza. Luca è morto per la sua malattia la Sclerosi laterale amiotrofica che lo aveva bloccato nei movimenti su una sedia a rotelle, ma non certo nello spirito sempre combattivo, fino alla candidatura per la Rosa Nel pugno alle prossime elezioni.. Sarebbe stata una candidatura importante per i molti tra noi che in questi anni si sono battuti per le stesse battaglie .. ciao Luca ci mancherai
2 Comments:
Dal Riformista del 21 febbraio 2006
La mia riconoscenza a Coscioni
Ha fatto della politica un dono
di Oscar Giannino
Luca Coscioni è il simbolo di una politica nuova, la sua grandezza è quella di aver moltiplicato la forza della propria condizione di malato al servizio di una politica che torna finalmente a essere pieno e vero Beruf weberiano. Personalmente, da malato meno grave soggetto volontario a terapie sperimentali, da conoscitore e coadiutore da anni in reparti di malati terminali per patologie oncogene come genetiche degenerative, per la Luca provo una riconoscenza pari a quella di decine di migliaia di altri malati italiani. Come osservatore di cose politiche, per lui provo però e continuerò a provare assai più che riconoscenza. Chi è per sua fortuna estraneo, all’esperienza delle malattie attualmente ancora senza risposta, a Luca riserva l’ammirazione che si deve alla ferrea determinazione di chi non si perde d’animo, come invece capita purtroppo a tantissimi colpiti dal male, in un mondo che dell’ablazione di malattia e sofferenza ha fatto un suo sciocco paradigma di allontanamento da sé del dubbio sul senso della vita e della sua dignità. Ma chi dentro di sé continua ad avere per la politica una passione alta, deve nutrire per Luca una riconoscenza assai maggiore. Il suo carattere e la sua determinazione nel continuare a interagire nella vita privata e pubblica grazie a nuove macchine (che anche «attraverso di lui» sono state sperimentate) ci dice della sua grande forza. Ma è come si sia volto tutto ciò a una battaglia politica, che ci dice di una cosa oggi straordinaria. Ci consegna l’eredità di uno dei rarissimi casi in cui la politica non è officium - funzione razionalizzante a vantaggio di sé e della propria parte, secondo gli strumenti e i canoni della scienza politica - ma munus, nel senso romano-repubblicano e cristiano del termine, una missione il cui scopo è realizzare un dono all’altro da sé e dai propri sodali, in nome di una comune appartenza umana.
By Anonimo, at 21/2/06 11:39 AM
La cosa importante è che questa battaglia di Coscioni è servita. Ha seminato. E' importante portarla avanti. Nel mio piccolo come ricercatore impegnato in politica farò la mia parte....
By Anonimo, at 21/2/06 12:47 PM
Posta un commento
<< Home