Il Blog di Alfredo Budillon

lunedì, febbraio 20, 2006

Luca Coscioni


Purtroppo questa giornata si chiude con la morte di Luca Coscioni, militante radicale, presidente di quella associazione che portava il suo nome (http://www.lucacoscioni.it) e che si batte per la libertà di Scienza. Luca è morto per la sua malattia la Sclerosi laterale amiotrofica che lo aveva bloccato nei movimenti su una sedia a rotelle, ma non certo nello spirito sempre combattivo, fino alla candidatura per la Rosa Nel pugno alle prossime elezioni.. Sarebbe stata una candidatura importante per i molti tra noi che in questi anni si sono battuti per le stesse battaglie .. ciao Luca ci mancherai

2 Comments:

  • Dal Riformista del 21 febbraio 2006

    La mia riconoscenza a Coscioni
    Ha fatto della politica un dono

    di Oscar Giannino

    Luca Coscioni è il simbolo di una politica nuova, la sua grandezza è quella di aver moltiplicato la forza della propria condizione di malato al servizio di una politica che torna finalmente a essere pieno e vero Beruf weberiano. Personalmente, da malato meno grave soggetto volontario a terapie sperimentali, da conoscitore e coadiutore da anni in reparti di malati terminali per patologie oncogene come genetiche degenerative, per la Luca provo una riconoscenza pari a quella di decine di migliaia di altri malati italiani. Come osservatore di cose politiche, per lui provo però e continuerò a provare assai più che riconoscenza. Chi è per sua fortuna estraneo, all’esperienza delle malattie attualmente ancora senza risposta, a Luca riserva l’ammirazione che si deve alla ferrea determinazione di chi non si perde d’animo, come invece capita purtroppo a tantissimi colpiti dal male, in un mondo che dell’ablazione di malattia e sofferenza ha fatto un suo sciocco paradigma di allontanamento da sé del dubbio sul senso della vita e della sua dignità. Ma chi dentro di sé continua ad avere per la politica una passione alta, deve nutrire per Luca una riconoscenza assai maggiore. Il suo carattere e la sua determinazione nel continuare a interagire nella vita privata e pubblica grazie a nuove macchine (che anche «attraverso di lui» sono state sperimentate) ci dice della sua grande forza. Ma è come si sia volto tutto ciò a una battaglia politica, che ci dice di una cosa oggi straordinaria. Ci consegna l’eredità di uno dei rarissimi casi in cui la politica non è officium - funzione razionalizzante a vantaggio di sé e della propria parte, secondo gli strumenti e i canoni della scienza politica - ma munus, nel senso romano-repubblicano e cristiano del termine, una missione il cui scopo è realizzare un dono all’altro da sé e dai propri sodali, in nome di una comune appartenza umana.

    By Anonymous Anonimo, at 21/2/06 11:39 AM  

  • La cosa importante è che questa battaglia di Coscioni è servita. Ha seminato. E' importante portarla avanti. Nel mio piccolo come ricercatore impegnato in politica farò la mia parte....

    By Anonymous Anonimo, at 21/2/06 12:47 PM  

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