Primarie per le Municipalità
La composizione delle liste, anche quella dei DS per il senato e la lista dell’Ulivo, e il come ci si è arrivati, hanno rilanciato con forza –anche nella assemblea di ieri- il tema della “partecipazione”. La “vendetta” di Berlusconi contro il risultato delle primarie per Prodi a cui abbiamo assistito in Ottobre, si è consumata nella modifica della legge elettorale e nel sottrarre definitivamente ai cittadini la possibilità di scegliere il miglior candidato, come avveniva nei collegi maggioritari. Per altro questa modifica profonda nel rapporto tra cittadini ed eletti è avvenuta in un periodo in cui la voglia di partecipare e di scegliere è aumentata e diffusa, anche dopo le primarie per Prodi, vedi Milano o la Sicilia o in casa nostra il caso di Caserta. I risultati possono non piacere ma la partecipazione è il sale della democrazia e le primarie se pure non perfette sono una linfa vitale anche per i partiti e che stanno imparando di nuovo a fare politica per una idea ed una proposta e non necessariamente per un candidato in questa campagna elettorale. Se a tutto questo si aggiunge che in città, anche la candidatura di Rossi Doria si è caratterizzata come la voglia di partecipare – non a caso l’associazione che lo sostiene si chiama “noi scegliamo di scegliere- si comprende come i partiti devono rispondere politicamente con forza e coerenza a queste spinte. Ecco perché le primarie per i presidenti di municipalità. Siamo ancora in tempo, si potrebbe votare nella prima domenica dopo Pasqua. Per le municipalità è un nuovo inizio, avranno poteri diversi, il territorio di appartenenza è stato ridisegnato, la classe politica chiamata a dirigerle dovrà essere all’altezza. . Sarebbe l’occasione per spiegare anche ai cittadini queste nuove istituzioni. Per il centrosinistra la partita è importante perché il rischio di avere il sindaco espressione della coalizione e i “sindaci”, perché di questo si tratta, delle diverse Municipalità, di colore diverso, è grande. Per fare un esempio si potrebbe paragonarla alla stessa difficoltà che c’è nel rapporto tra Governo centrale e Regioni quando il colore politico è diverso Nella municipalità di Chiaia-S. Ferdinando Posillipo, il rischio è molto alto. Qui la destra ha governato – male- in questi ultimi anni, ma proprio in questo quartiere quella voglia di partecipare espressa anche dall’associazione di Rossi Doria, è particolarmente radicata. . Di fronte ad una scelta di primarie di coalizione per il centrosinistra, Rossi Doria avrebbe più difficoltà a presentare candidati alternativi e potrebbe discutere con i partiti di centrosinistra di partecipare come associazione alle primarie, così come è successo a Caserta, dove il vincitore delle primarie per il sindaco era rappresentante di una associazione. Sarebbe l’inizio di un dialogo e rafforzerebbe anche il sindaco rosa russo Iervolino.
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